I prati di Logarghena

I prati di Logarghena: un mare di giunchiglie!

Indice

verso i prati di Logarghena

Due sono i percorsi attraverso i quali si possono raggiungere i prati di Logarghena:

1) Per chi già si trova a Pontremoli:

imboccate la Strada Statale della Cisa.

Superato l’Ospedale di Pontremoli,  troverete il borgo di Mignegno (non ha una targa informativa ma come riferimento posso dirvi che sulla vostra sinistra, ben visibile, c’è un autovelox).

Oltrepassatelo, mantenendovi sempre sulla SS62 (quindi non prendete il bivio per Succisa) e dopo alcune centinaia di metri troverete un tornante sul quale alla vostra destra si innesta la strada che, come suggerito dai cartelli indicatori, conduce al “Passo del Cirone”.

Imboccate questa strada e proseguite.

Il primo centro abitato che incontrerete è Molinello, poche case e due ottime trattorie: La Dina e Maffei.

Superato Molinello, dopo circa un chilometro, vi troverete in presenza di un bivio che, immediatamente prima di Casalina, verso sinistra conduce al Passo del Cirone, mentre a destra, seguendo l’indicazione “Toplecca” vi avvicina alla vostra meta.

Giunti a Toplecca proseguite poi per un breve tratto sulla strada sterrata e siete arrivati.

2) Per chi arriva da SUD, percorrendo la SS62, quella verso il Passo della Cisa.

Non molto prima dell’abitato di Pontremoli, in località Scorcetoli, troverete sulla vostra destra un bivio indicante “Serravalle”, imboccandolo e proseguendo poi, senza alcuna ulteriore deviazione, arriverete direttamente ai Prati di Logarghena.

A poca distanza dall’Eremo Gioioso, i prati di Logarghena, in Lunigiana, sono una metà della quale non può privarsi chi sa trarre godimento dagli spettacoli che la natura è in grado di offrire.

I Prati di Logarghena sono una  vasta distesa prativa, a 1000 m di quota, sul Monte Braiola.

In passato, luogo di transumanze estive, erano popolati da pastori che portavano in alpeggio il bestiame.

Un’attività che anche se non totalmente scomparsa, oggi vede pochi eroici superstiti. Quelli che, ancora, incuranti del sacrificio necessario, si ostinano a produrre latte e formaggi di qualità.

Diversi da stagione a stagione, influenzati dalla tipologia di alimentazione degli animali.

Franco e Cristina, pastori a Versola

In Logarghena, comunque, è abbastanza consueto incontrare il gregge di Franco e Cristina, pastori di Versola.

Sotto il loro controllo alcune centinaia di capi di razza massese, dal tipico manto scuro, nei mesi estivi, conducono in questo luogo una vita serena: quella ideale per poi fornire una materia prima di grande qualità.

Questi prati offrono, infatti, agli animali particolari soddisfazioni alimentari. Una varietà di aromi che influenzano virtuosamente il loro latte e, di conseguenza, i formaggi che se ne ricavano.

Per noi umani invece l’appagamento offertoci dai prati di Logarghena è più spirituale. Estetico. A beneficiarne di più è il senso della vista.

La fioritura dei prati di Logarghena

i prati di Logarghena
i prati di Logarghena

Qui, in primavera, si può godere di uno spettacolo emozionante. Un immenso tappeto verde punteggiato fittamente di bianche giunchiglie (narcissus poëticus).

Una fioritura in grado di attrarre sia turisti che abitanti delle zone circostanti.

Contesto ideale per un pic nic familiare in grado di appagare i grandi e stimolare la fantasia dei bambini.

Inoltre dai prati di Logarghena la vista può spaziare sull’intera, sottostante, vallata del Magra, fino a giungere al mare verso sud ovest, mentre a sud est si ergono imponenti le Alpi Apuane.

Anche se resi famosi per le giunchiglie, in questo luogo, non mancano altre fioriture: viole del pensiero, asfodeli e  orchidee.

I prati di Logarghena: crocevia di sentieri affascinanti

La presenza di  posti di ristoro e di un rifugio del CAI rendono poi questo lembo di Lunigiana una ottima base di partenza per escursioni sulle vicine vette appen­niniche, come il Monte Orsaro (m 1830), o il Lago Santo parmense, al di là del valico.

Uno dei  sentieri più praticati è il 128 che da Rocca Sigillina porta al Passo del Cirone.

In passato era identificato come “la strada lombarda”, principale collegamento fra questa parte della Lunigiana ed il territorio Parmense.

Un percorso che si snoda fra  faggeti e spazi aperti, in un universo cromatico offerto da eriche carnee in piena fioritura, ginestre, viole del pensiero, crochi, scille, eriche, pulsatille e, anche se meno numerose, Primule appenniniche.

La natura, a chi è in grado di apprezzarli, regala innumerevoli piaceri: i prati di Logarghena sono uno di questi.