Pontremoli Oratorio di Nostra Donna

Oratorio di Nostra Donna: dove la religione affascina anche con la bellezza!

L’intera Lunigiana è terra caratterizzata da una forte impronta religiosa.

Molti gli edifici di culto qui presenti, alcuni molto antichi: chiese, conventi, ospitali, pievi romaniche.

Pontremoli è, fra tutti, il luogo in cui questo aspetto offre numerose testimonianze, alcune delle quali particolarmente pregevoli sotto l’aspetto artistico..

Pontremoli: la città dalle molte chiese

Pontremoli, oratorio di nostra donna: l'interno
Pontremoli, oratorio di nostra donna: l’interno

A Pontremoli non mancano certamente i luoghi di culto.

Molti di questi rivestono un pregevole interesse architettonico.

Quasi tutti sono collocati all’interno dell’area urbana, con particolare concentrazione nel centro storico.

Chi si troverà a percorrere questa bella cittadina nelle sue vie principali, inevitabilmente, avrà modo di imbattersi nella cattedrale, nella chiesa di San Francesco, in quella di San Nicolò.

L’oratorio di Nostra Donna: un gioiello del Barocco Pontremolese

Meno esposto è invece un piccolo gioiello, in stile Rococò, seminascosto a ridosso del Ponte del Giubileo e all’ombra della Torre di Busticca: L’Oratorio di Nostra Donna.

Pontremoli, oratorio di nostra donna: l'esterno
Pontremoli, oratorio di nostra donna: l’esterno

La sua realizzazione ha visto all’opera i più importanti esponenti di quella corrente artistica nota sotto il nome di “Barocco Pontremolese”.

La chiesa, di contenute dimensioni, realizzata nel 1738, è caratterizzata da una particolare armonia e coerenza.

Un pregevole risultato frutto di un lavoro collettivo, coordinato già in fase di progettazione che ha visto l’impegno di soggetti diversi però animati da una comune sensibilità. In più legati da amicizia fra di loro.

Le strutture sono frutto del lavoro di Giovan Battista Natali, mentre le parti di figura sono state progettate da Sebastiano Galeotti.

La pianta ottagonale ellittica che caratterizza la costruzione è invece ereditata dalle rovine del precedente oratorio, ivi insistente, edificato nel XVI secolo e distrutto dalla piena del Magra del 1732.

L’nterno della chiesa

All’interno dell’oratorio di Nostra Donna si trovano due pale di Alessandro Gherardini e Giuseppe Galeotti, alcune sculture in legno dipinto a finto marmo collocate entro nicchie, ed alcuni arredi lignei di particolare interesse ( i raffinati confessionali a scomparsa, indistinguibili dalle vere porte con cui fanno pendant) oltre ad altri oggetti artistici di indiscutibile valore.

In sintesi: l’oratorio di Nostra Donna merita certamente una visita!