Il Piscio di Pracchiola

In Lunigiana, terra ricca di sorgenti, sono molti i luoghi resi affascinanti dallo scorrere delle acque.

Non sempre i nomi che li designano sono, però tali da rappresentarne la bellezza e se a Fivizzano, con i “bozzi delle fate” hanno saputo rappresentarne l’aspetto poetico fin dal toponimo altrettanto non si può dire che siano riusciti a fare coloro che hanno battezzato la incantevole cascata presente nei pressi di Pracchiola.

Piscio di Pracchiola: in merito al nome…si sarebbe potuto far di meglio! O no?

indicazioni per raggiungere il Piscio di Pracchiola
indicazioni per raggiungere il Piscio di Pracchiola

Nel nome attribuito a questo luogo sono rinvenibili alcuni caratteri tipici della popolazione locale, gli eredi dei Liguri-Apuani: essenziali, autentici, privi di qualsiasi ruffianesca concessione tesa a compiacere un possibile turista.

La bella cascata formata dalle acque del Magra, a breve distanza dalla sua sorgente e nei pressi del borgo di Pracchiola, sembra la pisciata di un gigante? Bene. Nomina sunt consequentia rerum (i nomi sono conseguenza delle cose) quindi il nome del luogo non poteva che essere: “il piscio di Pracchiola”.

Piscio di Pracchiola: il percorso

Raggiungere il Piscio non è difficile.

Pracchiola: passaggio voltato
Pracchiola: passaggio voltato

Si parte da Pracchiola: il primo paese che si incontra uscendo dalla Valdantena, in direzione del passo del Cirone.

Un borgo che, in passato, è stato il centro più importante della zona e, dopo un periodo caratterizzato dallo spopolamento, oggi è stato riscoperto da cittadini prevalentemente anglo sassoni ma non solo.

Alla sua rivitalizzazione ha sicuramente contribuito la diffusione della larga banda che oggi consente a creativi, scrittori, progettisti, traduttori, etc, di abbandonare luoghi stressanti e sovente inquinati, senza che la propria professione abbia a risentirne.

Anzi, le loro prestazioni non possono che migliorare in un contesto naturale, bello, appartato e poco costoso quale è Pracchiola al pari, del resto, a molti altri borghi della Lunigiana.

Peraltro, anche nei periodi meno felici, questo luogo pur con pochi residenti ha mantenuto la sua vitalità.

Infatti, lo stesso, ha sempre offerto più di un motivo d’interesse alla sua frequentazione, in particolare a:

  1. gli abitanti della Valdantena che apprezzano la qualità delle acque che, lì, una generosa sorgente regala senza sosta, in ogni stagione.
  2. i cercatori di funghi, consapevoli delle soddisfazioni non banali che riescono ad ottenere inoltrandosi nei boschi di castagni e faggi che sovrastano l’abitato di Pracchiola e si estendono fino a raggiungere il Passo del Cirone.
  3. quanti amano andare alla ricerca del bello, anche se per farlo devono percorrere alcuni chilometri. Pracchiola infatti è un antico borgo in pietra dove ad una datata ed apprezzabile chiesa fanno da contorno un antico mulino, una serie di passaggi voltati ed un ponte medievale, collocato lungo l’antica via lombarda, recentemente recuperato. E poi, appunto…c’è il piscio!

Il sentiero che conduce al Piscio è chiaramente rappresentato tramite cartelli indicatori.

Lasciata quindi la autovettura, in un’area appositamente predisposta, a lato della strada, si attraversa l’intero paese che si sviluppa intorno ad un’unica via principale.

Inizio del sentiero che porta al piscio di Pracchiola
Inizio del sentiero che porta al piscio di Pracchiola

Al termine della strada lastricata il percorso si snoda per un tratto sulla antica Via Lombarda, quella che, in passato, è stata la più importante via di collegamento fra la pianura padana e la Toscana.

Sufficientemente larga, affiancata da qualche casa ben tenuta, ingentilita da siepi e vasi fioriti e abitata da gente previdente come si può dedurre dalle cataste di legna ben disposte al riparo di tettoie adiacenti.

In questo tratto l’occhio si distende sulla bella Valdantena, abbracciando quasi interamente i suoi piccoli borghi di case in pietra, i boschi, i campi lavorati, ed una flora particolarmente ricca.

Un’immagine che colpisce per bellezza soprattutto in virtù della ricchezza di colori e sfumature in essa presente.

Percorse poche centinaia di metri il sentiero che conduce al Piscio, come da indicazione, prosegue in discesa, diramandosi a sinistra, mentre la via Lombarda sale attraverso un percorso a gradoni, chiamato “Via degli scaleri”.

indicazioni lungo il percorso che porta al Piscio di Pracchiola
indicazioni lungo il percorso che porta al Piscio di Pracchiola

Da qui si procede all’interno di un frondoso boschetto, fino a raggiungere la riva del fiume Magra.

Lungo questa ci si sposta, muovendo i passi in senso contrario rispetto allo scorrere delle acque.

Per lungo tratto fiume e sentiero corrono paralleli ed offrono emozioni non banali intersecandosi più volte: pozze animate da ranocchi e girini, cascatelle spumeggianti, grossi alberi caduti che, per la gioia dei più giovani, si trasformano in passerelle e percorsi degni del miglior parco avventura.

Ogni tanto il cammino, dove le sponde del fiume scendono più ripidamente, risale a mezza costa per ridiscendere poco dopo.

Peraltro sempre molto dolcemente ed, in alcuni tratti, i più esposti, attrezzato con alcune staccionate in legno.

La presenza del Piscio, ancor prima che si riesca a vederlo, è annunciata dal rumore prodotto nella caduta dalla sua imponente massa d’acqua.

sulla riva del laghetto formato dal Piscio di Pracchiola
sulla riva del laghetto formato dal Piscio di Pracchiola

Da quando se ne avverte il rumore, rimangono da percorrere solo poche decine di metri  per trovarsi di fronte ad uno spettacolo veramente suggestivo: un laghetto naturale fresco e trasparente sul quale va ad impattare la cascata infrangendosi in mille frammenti luccicanti.

A questo punto il mondo dei visitatori si divide:

  1. Temerari: non rinunciano ad un bagno tonificante
  2. Prudenti: si sdraiano su uno dei grossi massi che circondano il laghetto dove si crogiolano al sole, senza peraltro rinunciare ad emettere gridolini ogni volta che vengono raggiunti dagli spruzzi.

La ricomposizione delle due diverse fazioni avviene poi inevitabilmente intorno a birre e panini consumati convivialmente e ancor più apprezzati nella consapevolezza di aver vissuto una giornata straordinaria.

N.B. Agli ospiti del B&B Eremo Gioioso, forniamo mute termiche. In tal modo anche quelli prudenti possono vivere la emozionante immersione al pari dei temerari.